giu 192024
 
Titolo: Stupefacenti - Manuale pratico operativo
Prezzo: € 52,00
Anno: 2024
Autore/Curatore: Miglio - Simonetti
ISBN: 9788891667847
EDITORE: Maggioli
EDIZIONE:
COLLANA: L'attualita' del Diritto
DESCRIZIONE:
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STUPEFACENTI – MANUALE PRATICO OPERATIVO

di: MIGLIO – SIMONETTI

COLLANA: L’ATTUALITA’ DEL DIRITTO

DESCRIZIONE:

• Analisi delle fattispecie di reato
• Reato associativo
• Misure cautelari
• Fatto di lieve entità
• Coltivazione di sostanza stupefacente e uso personale
• Canapa industriale e commercializzazione dei derivati
• Efficacia drogante
• Uso terapeutico

AGGIORNAMENTI NORMATIVI E GIURISPRUDENZIALI
◾ L. 13 novembre 2023, n. 159, di conversione del D.L. 123/2023 (Decreto Caivano)
◾ Cass. S.U. 29 febbraio 2024
◾ Cass. S.U. 14 dicembre 2023
◾ TAR Lazio 26 ottobre 2023, ord.
◾ Ultimi orientamenti in tema di canapa industriale

Il presente manuale vuole offrire una panoramica della disciplina giuridica degli stupefacenti che, partendo dalla ricostruzione dell’iter normativo e giurisprudenziale segnato dalle molteplici riforme e decisioni della Corte costituzionale, affronta le problematiche più attuali all’attenzione delle aule giudiziarie.

Il richiamo continuo alla giurisprudenza e alla dottrina consente di avere chiari punti di riferimento per un approccio critico e, nello stesso tempo, pratico alla disamina delle questioni trattate. L’analisi delle fattispecie incriminatrici – tra cui ampio spazio è dedicato, tra gli altri, al reato associativo, alla coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente, al fatto lieve – ripercorre i principali arresti di legittimità e spunti di riflessione utili all’operatore del diritto.

Un particolare focus è stato riservato alle misure cautelari reali, con specifico riferimento ai sequestri di canapa industriale, per via delle problematiche ancora irrisolte nella giurisprudenza, tra cui il tema dell’efficacia drogante e della commercializzazione delle infiorescenze e dei preparati a base di cannabidiolo (CBD).

Claudio Miglio e Lorenzo Simonetti,
Avvocati cassazionisti del Foro di Roma, titolari dell’omonimo Studio legale che da anni ha una particolare attenzione al fenomeno degli stupefacenti e al mercato della canapa industriale. Relatori in convegni e corsi di formazione.

INDICE:

Prefazione, di Marco Gambardella
Capitolo I
La lotta alla droga nella legislazione italiana e sovranazionale
di Claudio Miglio
1. Droga, società e diritto penale
2. Gli stupefacenti nel diritto internazionale
3. Gli stupefacenti nel diritto dell’Unione europea
4. La legislazione italiana pre-repubblicana
5. La legge n. 1041 del 1954
6. La legge n. 685 del 1975
7. La legislazione degli anni ’90: la legge n. 162 del 1990 e il d.P.R. n. 309/1990
8. Il referendum abrogativo del 1993
9. La legge n. 49 del 2006 (c.d. Fini-Giovanardi)
10. La sentenza della Corte cost. n. 32/2014: il tramonto della legge Fini-Giovanardi. Il problema della rideterminazione delle pene delle sentenze di condanna passate in giudicato
11. (Segue) Il problema dei decreti ministeriali di aggiornamento delle tabelle travolti assieme alla legge. La legge n. 79 del 2014
12. La sentenza della Corte cost. n. 40/2019: la rideterminazione del limite minimo edittale dell’art. 73, comma 1, T.U.S.
13. La legge n. 159 del 2023 e l’attuale testo dell’art. 73 T.U.S.
Capitolo II
La nozione di sostanza stupefacente
di Claudio Miglio
1. Dalle droghe agli stupefacenti
2. Il sistema tabellare. Validità e confini della nozione giuridica di sostanza stupefacente o psicotropa
3. Principi attivi, sostanze vegetali, preparati e derivati
4. I precursori delle sostanze stupefacenti
Capitolo III
Il principio di offensività nella materia degli stupefacenti
di Claudio Miglio
1. La progressiva rilevanza dell’offesa, anche nei reati di pericolo astratto
2. Alla ricerca dei beni giuridici tutelati dal T.U.S.
3. L’offesa in concreto: l’accertamento dell’efficacia drogante
3.1. Dose drogante e dose media singola
3.2. Dose “da strada” e dose “terapeutica”
3.3. Lo stato dell’arte nella giurisprudenza e i problemi irrisolti
4. L’offesa in astratto: il mito della ragionevolezza del trattamento sanzionatorio nel T.U.S.
Capitolo IV
Le fattispecie penali previste dall’art. 73 T.U.S.
di Claudio Miglio
1. L’art. 73 T.U.S. come norma a più fattispecie. Profili sostanziali e processuali
2. Coltivazione di cannabis. Cenni normativi
2.1. Il momento consumativo della condotta e il suo accertamento
2.2. La coltivazione ad uso personale. La giurisprudenza formatasi nel vigore della legge n. 685 del 1975
2.3. La stagione degli anni ’90
2.4. Le sezioni unite del 2008
2.5. L’intervento delle sezioni unite nel 2019
2.6. L’accertamento del “conclamato uso personale”
3. Produzione, fabbricazione, estrazione e raffinazione
4. Cessione, vendita, offerta e messa in vendita
4.1. La vendita e l’offerta in vendita di semi di cannabis
5. Consegna, distribuzione, commercio e trasporto
6. Importazione ed esportazione
7. Invio, passaggio e spedizione in transito
8. Procacciamento
9. Ricezione e acquisto
10. La detenzione
10.1. La prova della finalità di spaccio. La decisività del dato quantitativo “minimo” ed “esorbitante”
10.2. L’equivocità del dato quantitativo. Il tentativo di costruire una scala dell’offensività
10.3. Gli altri indici tradizionali e sintomatici per lo scrutinio della finalità della condotta di detenzione
10.4. L’uso di gruppo
Capitolo V
Le altre fattispecie penali previste dal T.U.S.
di Claudio Miglio
1. Agevolazione dell’uso di sostanze stupefacenti
1.1. La chiusura del pubblico esercizio
2. Istigazione, proselitismo, induzione
3. Prescrizioni abusive
4. Gli illeciti legati ai precursori
Capitolo VI
Il fatto di lieve entità
di Claudio Miglio
1. Funzione ed evoluzione normativa del “fatto lieve”
2. Profili del concorso del comma 5 con i commi 1-4 dell’art. 73 T.U.S.
3. Le direttive giurisprudenziali nella valutazione dei parametri della lieve entità
4. L’elemento assorbente in negativo che esclude il rilievo degli altri
4.1. La tassativizzazione del dato ponderale
4.2. Condotta avente ad oggetto sostanze stupefacenti eterogenee
4.3. Lieve entità e circostanza aggravante della cessione di sostanza stupefacente a persona minore di età
5. Lieve entità e circostanze attenuanti generiche
6. Lieve entità e circostanza del lucro di speciale tenuità
7. Il fatto lieve non occasionale
8. L’ammissibilità del concorso di persone “differenziato” nel fatto qualificato lieve soltanto per alcuno dei correi (Cass., sez. un., 14 dicembre 2023)
9. Lieve entità e particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.)
9.1. Particolare tenuità del fatto e reato di coltivazione di sostanza stupefacente
Capitolo VII
Le circostanze speciali contenute negli artt. 73 e 80 T.U.S.
di Claudio Miglio
1. L’aggravante del numero di partecipi
2. L’attenuante della collaborazione
3. Le aggravanti specifiche previste dall’art. 80, comma 1, T.U.S.
4. L’aggravante dell’ingente quantità
4.1. Le sezioni unite Polito
4.2. L’accertamento del quantitativo “ingente”
Capitolo VIII
L’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope: struttura del fatto associativo, requisiti, circostanze e questioni processuali
di Lorenzo Simonetti
1. Un accenno alla storia delle associazioni per delinquere ed il reato sotteso al fatto associativo
2. La struttura dell’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e psicotrope e i suoi elementi costitutivi
2.1. Il primo elemento costitutivo: lo scopo
2.2. Il secondo elemento: l’accordo
2.3. Il terzo elemento: la concreta organizzazione dell’associazione
3. I beni giuridici tutelati e la differenza tra l’associazione mafiosa e l’associazione dedita al narcotraffico e la configurabilità di un concorso formale tra le due specie di consorterie
4. Bis in idem e associazione
5. Le forme qualificate di partecipazione. Le figure apicali
6. La partecipazione associativa: fondamento, dinamiche processuali e criteri distintivi di fenomeni analoghi
7. Il delicato limite tra il concorso di persona e la partecipazione nel reato associativo
8. La motivazione sulla prova del fatto associativo
9. Logica e morfologia delle esigenze cautelari per il reato associativo » 286
10. L’aggravante comune del numero degli associati
11. La circostanza aggravante dell’associazione comprendente consumatori di sostanze stupefacenti
12. La circostanza aggravante dell’associazione che sia anche armata
13. L’associazione dedita ai traffici di lieve entità
14. La diminuente prevista per il ravvedimento operoso
15. L’aggravante della transnazionalità in materia associativa
16. La giurisdizione e la competenza in materia associativa
17. La questione dell’utilizzabilità delle intercettazioni telematiche disposte sugli apparecchi radiomobili BlackBerry. Strategie difensive
18. Sulla utilizzabilità dei dati informatici presenti sul server della Sky Global relativi a conversazioni intercorse mediante lo strumento di Sky-Ecc. Strategie difensive
Capitolo IX
I sequestri in materia di sostanze stupefacenti e psicotrope: limiti e strategie difensive per la coercizione reale in tema di c.d. cannabis light
di Lorenzo Simonetti
1. Il sequestro probatorio
1.1. Il sequestro probatorio, fumus commissi delicti e periculum in mora
1.2. Il sequestro probatorio in materia di stupefacenti
2. Il sequestro preventivo
2.1. Il sequestro preventivo, fumus commissi delicti e periculum in mora
2.2. Il sequestro preventivo in materia di stupefacenti
3. La procedura di controllo delle piante di canapa sativa L. e la legge n. 242/2016
4. Le dinamiche dei sequestri delle piante di canapa sativa L.
4.1. Lo stoccaggio delle piante essiccate di canapa sativa L.
4.2. L’(infondato) obbligo di avere a disposizione un c.d. contratto di destinazione
4.3. Perché anche le infiorescenze possono essere legittimamente stoccate
5. Il provvedimento di sequestro e la possibilità di censura difensiva del fumus commissi delicti (o fumus boni iuris) in sede di riesame: il conflitto giurisprudenziale
5.1. Fumus commissi delicti e sufficienza della astratta configurabilità del reato
5.2. Il cambio di rotta motivazionale in punto di fumus
5.3. Il principio di proporzionalità ed adeguatezza per l’esercizio della funzione cautelare
6. Sul contrasto di diritto vivente in ordine al fatto se la motivazione sul fumus commissi delicti possa involgere anche il tema della concreta efficacia drogante del prodotto in sequestro
6.1. L’indirizzo restrittivo
6.2. L’indirizzo garantista
6.3. Figli e figliastri: il banco di prova della giurisprudenza di legittimità sull’analisi necessaria del fumus commissi delicti in altre fattispecie delittuose
7. Sulla possibilità di restituzione di piante ed infiorescenze di canapa Sativa L.
8. Il sequestro di somme di denaro
Capitolo X
Il soggetto tossicodipendente e la questione penale della (non) colpevolezza della sua personalità
di Lorenzo Simonetti
1. Imputabilità e tossicodipendenza
1.1. Cenni sulla nozione di imputabilità penale
1.2. La meccanica processuale della perizia per l’accertamento della non imputabilità
1.3. Il vizio di mente quale infermità o quale malattia al fine di ascrivere la c.d. quota di responsabilità nei casi di “gravi disturbi della personalità”
1.4. La cronicità quale esimente nell’intossicazione da sostanze stupefacenti secondo la nuova valutazione del DSM-5 del disturbo da uso di stupefacenti e la ricorrente diagnosi di “comorbidità”
2. La peculiare disciplina in materia cautelare per il tossicodipendente: l’art. 89 T.U.S.
2.1. Breve storia delle misure cautelari per i soggetti tossicodipendenti: dalla cultura della punizione a quella della volontà di curare
2.2. L’attuale disciplina delle misure cautelari per i tossicodipendenti
2.3. La presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere del tossicodipendente indagato per traffico di sostanze stupefacenti
3. L’esecuzione alternativa della pena nei confronti dei tossicodipendenti
4. Uso abituale di stupefacenti, tossicodipendenza e disturbo da uso di sostanze stupefacenti: per un’etica della responsabilità del suo accertamento in sede processuale alla luce del DSM-5
5. La disciplina del reato continuato in relazione allo stato di tossicodipendenza
Capitolo XI
L’illecito amministrativo previsto per l’uso esclusivamente personale di sostanze stupefacenti o psicotrope: sul perché costituisce un’intrusione alla sfera di autodeterminazione del singolo anche alla luce di una prospettiva comparatistica
di Lorenzo Simonetti
1. L’uso di sostanze stupefacenti è (solamente) un illecito amministrativo
1.1. La ratio della sanzione amministrativa e sostitutiva
1.2. Sul perché della rilevanza amministrativa delle condotte di uso esclusivamente personale di sostanze stupefacenti o psicotrope
2. Quali sono le sanzioni amministrative per gli stupefacenti e come avviene la loro contestazione anche in funzione del principio di proporzionalità
3. La sottile linea rossa probatoria tra l’uso esclusivamente personale e la presunzione di finalità di spaccio
4. La punizione penale deve valere per “quello che si fa”, non “per ciò che si è”
5. Le sanzioni amministrative quali forme di intrusione statale nell’autodeterminazione dell’individuo
6. Secondo la Corte costituzionale il consumatore di sostanze stupefacenti o psicotrope manifesta sempre e comunque un «disadattamento sociale». Una critica ragionata a tale pregiudizio
7. La sanzione amministrativa dell’art. 75 T.U.S. appare irragionevole laddove la salute appartiene alla libera disponibilità dell’individuo
8. Uno degli esempi nel mondo: il regolamentato consumo di cannabis in Germania nel 2024
Capitolo XII
L’uso terapeutico della cannabis: un diritto alla salute maltrattato
di Lorenzo Simonetti
1. Sul perché trattare l’argomento della cannabis per uso terapeutico
2. Quadro esplicativo sulla fenomenologia della cannabis per fini terapeutici
3. Come è disciplinata la prescrizione di medicinali a base di cannabis
4. Acquisto di cannabis terapeutica a pagamento mediante le farmacie territoriali aperte al pubblico
4. Acquisto di cannabis terapeutica mutuabile mediante le farmacie territoriali aperte al pubblico
5. Costo della cannabis terapeutica tramite le farmacie territoriali aperte al pubblico
6. Quer pasticciaccio brutto della situazione italiana per la cannabis medico-terapeutica
7. La condotta di coltivazione di marijuana per uso esclusivamente terapeutico. Quando l’offensività in concreto della condotta elide, a certe condizioni, la tipicità del fatto contestato
Capitolo XIII
La coltivazione di canapa industriale
di Claudio Miglio
1. Economia e moda nella legislazione della canapa
2. La canapa industriale nella legislazione europea
3. La legge 2 dicembre 2016, n. 242
4. La commercializzazione della c.d. cannabis light
4.1. L’onere di dimostrare l’illiceità della commercializzazione
4.2. L’onere di dimostrare l’efficacia drogante (rinvio)
4.3. Lex mercatoria e incerta salvaguardia del diritto alla salute
5. Le composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di cannabis
Bibliografia
Indice analitico

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USCITA: Maggio
PAGINE: 490
FORMATO: 17x24

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