STUDIO SULLA FUNZIONE D’ACCUSA NEL SISTEMA DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE 2023
Di: MASSIMO BOLOGNARI (AUTORE)
Collana: Procedura penale – studi
Abstract
Sono trascorsi poco più di vent’anni dall’entrata in vigore dello Statuto di Roma, che ha istituito la Corte penale internazionale. Grandi aspettative erano riposte in tale sistema di giustizia, concepito con l’obiettivo ambizioso di perseguire sul piano globale reati particolarmente efferati, come il genocidio, i crimini di guerra, contro l’umanità e di aggressione. Tuttavia, nonostante il drammatico conflitto in Ucraina l’abbia posta nuovamente al centro del dibattito pubblico, la Corte soffre oggi una profonda crisi. Gli alti costi di gestione, la lentezza dei procedimenti e la scarsa (se non del tutto assente) cooperazione da parte degli Stati hanno alimentato una crescente diffidenza verso tale sistema di giustizia. Nondimeno, esso costituisce un interessantissimo ‘laboratorio’ agli occhi del processualpenalista, poiché in tale contesto, non solo, vengono elaborate soluzioni dal carattere ibrido, che non trovano rispondenza in quelle presenti negli ordinamenti interni e che costituiscono il risultato di un complesso dialogo tra culture giuridiche diverse, ma vengono anche in qualche misura esasperati paradigmi che non emergono o che appaiono solo latenti a livello nazionale. I problemi che riguardano la gestione dell’azione penale, momento cruciale e, al contempo, critico di ogni sistema processuale, offrono un esempio estremamente significativo di entrambi questi aspetti. Il volume tenta di costruire una sorta di ‘dogmatica’ della funzione d’accusa nel sistema della Corte, fornendo, a tal proposito, alcune chiavi di lettura generali, nella prospettiva di meglio comprendere le peculiari sagomature che assumono la fisionomia e i poteri dell’organo inquirente in una dimensione internazionale.