Profili processuali degli illeciti via internet.
Giurisdizione, competenza, onere della prova
Profili processuali degli illeciti via internet. II. Onere della prova e azioni
Volume 1
Il primo volume dell’opera indaga i problemi e lo stato (arretrato o no) dell’arte sul tema della giurisdizione internazionale di cognizione e a seguire della competenza territoriale su domande giudiziali deducenti diritti di obbligazione nascenti da illeciti civili o da contratti telematici, siccome sempre più spesso “compiuti” attraverso internet. Particolare attenzione è dedicata alle liti da violazione dei diritti della personalità e di proprietà intellettuale, nonché da illecito trattamento di dati personali, in relazione alle quali ultime si affaccia, anche a livello europeo, la previsione di una litigation collettiva o di classe. La trattazione assume l’angolo visuale del giudice italiano, che su eccezione del convenuto o d’ufficio debba risolvere le due fondamentali (in questa specie di litigation cross-border) questioni pregiudiziali di rito. Verrà così esaminata la ricca e vincolativa glossa della Corte europea di Lussemburgo, sul foro speciale dell’illecito aquiliano (art. 7, n. 2, Reg. Bruxelles I-bis), anzitutto; ma anche sul foro protettivo del consumatore e sul forum prorogatum, che l’avvento di internet nella contrattazione a distanza tra imprese mette alla prova, per quanto concerne requisiti di forma e validità di clausole stipulate online. Senza tralasciare i più recenti sviluppi normativi e giurisprudenziali attinenti ai nuovi titoli di giurisdizione uniformi, taluni a vocazione universale, posti dal diritto europeo sostanziale (ad es. dal Reg. 2016/679 sulla protezione dei dati personali). Con gli strumenti del diritto processuale e della comparazione giuridica verranno indagate altresì le implicazioni delle pronunce interpretative della Corte di Giustizia su istituti processuali classici e indirizzi pretori invalsi, quali oggetto del giudizio e del giudicato, minima unità azionabile e c.d. divieto di frazionamento; principio dispositivo e potere di riduzione o di contenimento della domanda entro i limiti di competenza del giudice; principio di prospettazione e onere della prova dei fatti che fondano la giurisdizione. Verranno, infine, sottoposti a revisione critica taluni disorientamenti affioranti dalla giurisprudenza, di legittimità e di merito, e indicate le vie per riportare a coerenza sistematica, nel cono delle garanzie previste dall’art. 25 Cost. (e 6 CEDU), le soluzioni da offrire a questioni processuali che nella dimensione litigiosa assunta dalla moderna economia post-capitalistica digitalizzata appaiono vieppiù frequenti, anzi ineludibili e di enorme rilievo sociale oltre che economico. Metodologia da “Quadrivio”: diritto processuale civile (da cui l’autore proviene), diritto civile, diritto internazionale privato e diritto delle nuove tecnologie affluiscono alle “piazze” giurisdizionali, vecchie (più spesso) e nuove. Ai profili relativi alla natura delle azioni a tutela dei nuovi diritti, struttura del processo, poteri delle parti e del giudice, limiti oggettivi e soggettivi del giudicato, sarà dedicato il secondo volume dell’opera.