La valutazione delle aziende è una attività professionale antica ma sempre attuale considerando l’insieme delle possibili fattispecie nelle quali può essere richiesta. Negli ultimi decenni, la letteratura e la pratica nazionale hanno mostrato forti segnali di cambiamento con un progressivo distacco dalle metodiche tradizionali di valutazione fondate sul patrimonio e sul reddito per recepire criteri di maggiore accettazione a livello internazionale che uardano alla dinamica finanziaria ed al mercato. Questo processo si è ulteriormente accentuato dopo la recente introduzione dei Principi Italiani di Valutazione, a cura dell’Organismo Italiano di Valutazione, che costituiscono importanti linee guida per il professionista chiamato a valutare aziende, società, partecipazioni, marchi ed altri intangibili.
Questo lavoro nasce con l’intento di rendere più agevole la comprensione degli elementi di raccordo tra l’impostazione più tradizionale e quella dei PIV, esplicitando gli assunti e le impostazioni concettuali che stanno dietro ai PIV ma che non sempre sono perfettamente conosciuti e ondivisi dal mondo professionale. Una parte importante del volume è dedicata alla declinazione delle metodiche valutative nelle diverse fattispecie concrete, quali il conferimento, la trasformazione ed il recesso che con maggiore probabilità interessano il professionista.