La legge sulle Unioni civili e sulla regolamentazione delle convivenze costituisce, dopo quella del 1975, la più importante e rivoluzionaria riforma della recente storia del diritto di famiglia in Italia.
Colmando un vuoto normativo che aveva collocato l’Italia in una posizione di notevole distanza dalla legislazione della maggior parte degli Stati europei, la nuova legge introduce nel nostro ordinamento l’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso, quale specifica formazione sociale riconosciuta e tutelata dall’art. 2 Cost. Detta, inoltre, una normativa sulle convivenze di fatto, che può riguardare sia coppie omosessuali che eterosessuali.
Il presente lavoro prende le mosse dall’indagine sull’evoluzione della nozione di famiglia dalla concezione patriarcale di stampo romanistico al modello di famiglia nucleare dando contezza dell’emergere, in epoca più recente, di modelli familiari alternativi rispetto a quello tradizionale con un impatto significativo a livello di UE, che ha mostrato una sempre crescente sensibilità verso il diritto di famiglia.
Analizza quindi l’influenza che la CEDU ed il diritto comunitario hanno esercitato sul nostro ordinamento, determinando una maggiore sensibilità della giurisprudenza di legittimità e costituzionale al problema e mettendo in mora il legislatore ad intervenire attraverso una normativa adeguata a garantire i diritti delle coppie omosessuali tramite forme di unioni civili o di relazioni stabili giuridicamente rilevanti.
Il secondo e terzo capitolo sono poi interamente dedicati al commento della nuova legge, attraverso una puntuale analisi delle norme che regolano, da un lato, le unioni civili tra persone dello stesso sesso e, dall’altro, le convivenze di mero fatto.
Nell’Appendice normativa sono riportati, infine, il testo integrale della nuova legge, il d.p.c.m. 23 luglio 2016, n. 144, il d.m. 28 luglio 2016 contenente le formule di rito per la costituzione dell’unione civile e la c.m. 28 luglio 2016, n. 15 contenente le disposizioni transitorie per la tenuta dei registri nell’archivio dello stato civile.