«Contratto per antonomasia e, più ancora, prototipo sotto ogni cielo del fenomeno contrattuale» – come è stato scritto –, la vendita costituisce da sempre non solo luogo privilegiato di applicazione di numerosi istituti del diritto contrattuale, ma altresì oggetto di attenzione continua da parte del legislatore, di recente anche nella prospettiva di una disciplina sovranazionale (come dimostra la recente Proposta di regolamento per un «diritto comune europeo» della vendita). Lo stretto intreccio tra vendita (contratto di «scambio» per eccellenza) e «mercato», se da un lato spiega la ragione per la quale il contratto di vendita finisce per essere (quanto meno di fatto) il più immediato destinatario delle principali regolamentazioni «generali» che si sono succedute negli ultimi anni, specie nel campo dei contratti dei consumatori (contratti negoziati fuori dai locali commerciali, contratti a distanza,clausole vessatorie, pratiche commerciali sleali, ecc.), dall’altro giustifica la sensazione di una sempre maggiore complessità di una trattazione che abbia ad oggetto il contratto in questione. Anche (se pure non solo) per questa ragione l’illustrazione della attuale disciplina del contratto di vendita è stata ripartita in due volumi del Trattato. Il primo – che oggi vede la luce – è destinato a quella che potrebbe definirsi la «parte generale» della vendita, scandita attraverso l’analisi degli Elementi costitutivi del contratto (accordo, oggetto, causa, forma), degli Effetti (e dell’esecuzione), e, infine, della Tutela (con lo svolgimento della classica disciplina della «garanzia», di recente riformata dal legislatore con riferimento alle vendite di beni di consumo). Nel secondo volume (dedicato alle c.d. «Vendite speciali ») troveranno invece spazio figure «particolari» di vendita, con riferimento alle quali la disciplina «generale» risulta variamente derogata e/o integrata. Si tratta di fattispecie talora previste nello stesso codice civile (vendita con patto di riscatto, vendita di azienda, vendita di eredità), ma più spesso appartenenti alla legislazione extracodicistica (vendita fuori dai locali commerciali, vendita a distanza, vendita di beni in multiproprietà, vendita di beni culturali, vendita di immobili da costruire, vendita di spazi adibiti a parcheggio), o alla normativa di fonte sovranazionale o internazionale (vendita internazionale di cose mobili, proposta di regolamento per un diritto comune europeo della vendita).
L’AUTORE
Giovanni D’Amico è professore ordinario di Diritto Privato nell’Università «Mediterranea» di Reggio Calabria, dove attualmente dirige anche la Scuola di specializzazione per le professioni legali. È autore di tre monografie (Libertà di scelta del tipo contrattuale e frode alla legge, 1993; Regole di validità e principio di correttezza nella formazione del contratto, 1996; La responsabilità ex recepto e la distinzione tra obbligazioni «di mezzi» e «di risultato», 1999), di alcune voci sull’Enciclopedia del diritto e sugli Annali dell’Enciclopedia del diritto (voce Formazione del contratto, nel vol. II, e Nullità non testuale nel vol. IV), e di numerosi saggi pubblicati in riviste o in opere collettive. È componente della Direzione scientifica della rivista «I contratti » e fa parte inoltre del Comitato di valutazione scientifica della Rivista di diritto civile, di Giurisprudenza Italiana e della Rivista del Notariato.