“Roma, 19 gennaio 2016 - Il bail in – letteralmente ‘cauzione interna’ – è il cuore della normativa sul risparmio entrata in vigore lo scorso 1° gennaio nei Paesi aderenti all’Unione europea. Si basa sul concetto che, per il salvataggio di una banca, a pagare debbano essere in primo luogo gli azionisti dell’istituto stesso, senza ricorrere ad aiuti esterni, di un’altra società o, in particolare, dello Stato (in questo caso ci troveremmo di fronte a un bail out). L’obiettivo della direttiva Brrd, acronimo che sta per Bank Recovery and Resolution Directive, è quello di evitare altri salassi pubblici come nel caso dell’Abn Amro e di alcuni istituti tedeschi, travolti dalla crisi dei mutui subprime e rimasti in vita grazie a pesanti iniezioni di denaro pubblico. Sulle procedure vigileranno la Banca centrale europea (Bce) e, entro i nostri confini, Bankitalia e Consob.”
il volume prende in esame il Bail-in ed il recepimento della direttiva europea 59 del 2014. Tra gli argomenti trattati vengono esaminate le obbligazioni subordinate, i covered bond, l’informativa ed il principio di adeguatezza sugli strumenti finanziari nonché il recente decreto salva-banche alla luce, peraltro, delle ponderate osservazioni presentate al Governo da alcuni membri parlamentari.