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L’obiettivo di approfondire lo studio dei danni derivanti dallo svolgimento di attività giudiziaria – non ricollegabili a condotte rientranti ex lege nell’ambito della responsabilità dei magistrati – è stato conseguito con l’attivazione di un progetto di ricerca, finanziato dal Miur (Prin 2012), su “I danni da attività giudiziaria penale”, che ha coinvolto diversi gruppi di studiosi afferenti a plurime strutture universitarie sotto il coordinamento scientifico del Prof. Giorgio Spangher.
I contributi prodotti all’esito dell’approfondimento svolto dall’unità di ricerca operante presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Salerno, raccolti in questo volume, spaziano dal danno da giudicato – ovvero dalle conseguenze sfavorevoli (e giuridicamente tutelabili) determinate dal giudicato formatosi secundum legem – alle diversificate criticità relative al meccanismo sospensivo previsto per la esecuzione della pena detentiva quale efficace strumento di decarcerizzazione, da quelle inerenti all’assegnazione e al trasferimento dei detenuti e al connesso deficit di diritti, alla più ampia fenomenologia della esecuzione della pena, anche in ragione degli interventi delle autorità competenti durante il trattamento penitenziario, dalle problematiche riguardanti l’ergastolo ostativo, soprattutto sotto il profilo del senso di umanità e della finalità rieducativa nell’esecuzione della pena, alle criticità inerenti all’esecuzione della confisca e alla relativa tutela dei terzi.