Abstract
Il libro critica la dicotomia prevalente concentrato/diffuso, utilizzata per classificare i sistemi di giustizia costituzionale; ricorda che già molti autori hanno proposto di tenere in conto altri elementi, come il bene protetto, la vicinanza agli interessi sottesi, l’efficacia diretta delle pronunce, ecc.; suggerisce però di considerare “pertinenti” ulteriori fattori importanti a fini tassonomici. Nega inoltre che, in via di principio, sia possible classificare i modelli di giustizia costituzionale considerando un solo elemento. Per formulare una proposta ricostruttiva, formula i seguenti passaggi: a) muovendo dalla critica di Tusseau ai modelli, innanzitutto la accentua, non solo contestando la “purezza” del modello statunitense, ma mettendo in dubbio addirittura che esso si possa considerare un “modello” diffuso; b) sposta l’attenzione, dalla classificazione ancorata ai modelli, a quella basata sull’analisi dei sistemi; c) nega l’utilità di costruire classi rigide, suggerendo l’uso di classificazioni deboli, che consentono di collocare le esperienze lungo linee graduate; d) seleziona alcuni elementi importanti per procedere alle classificazioni, considerando quelli tradizionali, ma rivalutandone alcuni lasciati di solito in ombra (specialmente il parametro e l’oggetto). Il volume suggerisce infine alcune modalità per raggruppare in classi duttili i vari sistemi, incrociando le singole classificazioni proposte, al fine di misurare la capacità di condizionamento della giustizia costituzionale nei vari sistemi.
LUCIO PEGORARO è professore ordinario di Diritto pubblico comparato nel Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Bologna, profesor afiliado nell’Universidad Autónoma de Nuevo León e dottore h.c. in tre Università. Ha pubblicato oltre quindici monografie, ed è autore di più di 300 pubblicazioni su varie tematiche comparatistiche (metodo, fonti del diritto, istituzioni, giustizia costituzionale, revisione costituzionale, decentramento, diritti e libertà, ecc.), pubblicati in italiano, castigliano, francese, inglese, portoghese, arabo, in riviste e volumi editi in Canada, Portogallo, Messico, Perù, Francia, Venezuela, Brasile, Cile, Argentina, Ecuador, Spagna, Georgia, Repubblica Dominicana, Regno Unito, Colombia … Partecipa a opere didattiche e a manuali a più mani pubblicati in Italia e all’estero; dirige o co-dirige una rivista internazionale e varie collane comparatistiche, e fa parte dei comitati di direzione o scientifici di oltre quindici riviste, per lo più straniere.