ENTI DEL TERZO SETTORE 2023
ASPETTI CIVILISTICI, CONTABILI E FISCALI
Di: CENTRO STUDI FISCALI (CURATORE)
Collana: Guide operative
Abstract
- Tipologie di Enti del Terzo Settore
- Governance negli ETS
- Struttura e funzionamento del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS)
- Schemi di bilancio ex D.M. 5 marzo 2020
- Regimi forfettari ex articolo 80 e 86, D.Lgs. n. 117/2017
Il testo analizza nel dettaglio la disciplina civilistica, contabile e fiscale degli Enti del Terzo Settore alla luce della relativa riforma apportata con l’entrata in vigore del c.d. “Codice del Terzo Settore”.
In particolare, dopo un inquadramento generale in merito alle attività svolte dagli Enti del Terzo Settore e sui loro aspetti patrimoniali, il testo illustra dettagliatamente le diverse tipologie di enti che possono accedere alla qualifica di ETS, gli organi che ne costituiscono la governance, nonché la struttura ed il funzionamento del nuovo Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).
Con riferimento agli aspetti contabili, nel testo vengono analizzati gli appositi schemi di bilancio (stato patrimoniale, rendiconto gestionale, relazione di missione o rendiconto per cassa) introdotti dal Decreto Ministeriale 5 marzo 2020.
In merito agli aspetti fiscali la pubblicazione tratta, fra l’altro, i regimi agevolati (regime forfetario degli ETS non commerciali previsto dall’articolo 80, D.Lgs. n. 117/2017, regime forfetario previsto dall’articolo 86, D.Lgs. n. 117/2017 riservato alle ODV e APS) che entreranno in vigore a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in cui verrà concessa l’autorizzazione della Commissione europea e i requisiti che gli ETS devono possedere per poter beneficiare di tali regimi.
Il testo propone anche i regimi fiscali utilizzabili dagli ETS fino all’entrata in vigore delle disposizioni fiscali contenute nel Codice del Terzo Settore (regime forfetario di cui all’art. 145, TUIR, regime forfetario di cui alla Legge n. 398/91, etc.).
Nell’ambito della trattazione, vengono, infine, esposte le novità in merito all’accesso al beneficio del c.d. “Cinque per mille dell’IRPEF”, all’esercizio dell’attività lavorativa e di volontariato all’interno degli Enti del Terzo Settore e ad altri ambiti di interesse, quali: privacy, antiriciclaggio e trasparenza.