CLASS ACTION ED AZIONE COLLETTIVA INIBITORIA: LA NUOVA DISCIPLINA
Commento sistematico alla l. 12 aprile 2019, n. 31
2021
Di: Ugo Ruffolo
Abstract
I nuovi artt. 840- bis ss. c.p.c. rivoluzionano il codice di rito, con elevato impatto sistemico quanto socio-economico. Class action ed azione inibitoria collettiva escono dal perimetro consumeristico, assurgendo ad azioni generali. Le azioni di classe, finora neglette, vengono ora incentivate da norme premiali per difensori, consulenti e rappresentanti comuni degli aderenti, con moltiplicate possibilità di adesione, anche dopo la sentenza di merito. Differente ma parallela potrà risultare la fortuna della azione inibitoria collettiva, che consente ora a chiunque di chiedere al giudice ordinario, in nome di interessi collettivi, provvedimenti non solo inibitori ma altresì correttivi, capaci di condizionare ed alterare le fortune d¿una impresa. Compongono il volume quattro distinte parti, rispettivamente dedicate alla azione di classe; alla azione inibitoria collettiva; alla ¿class action pubblica; ai profili di diritto costituzionale, comparato ed eurounitario. Per la nuova azione di classe sono approfonditi, accanto ai profili sostanziali, le principali questioni di rito (vaglio di ammissibilità; composizione della classe; modalità ed effetti della adesione; trattazione, istruzione e decisione; impugnazioni; adempimento ed esecuzione forzata; transazione, conciliazione e mediazione). Per la nuova azione inibitoria collettiva vengono parimenti trattati gli aspetti sostanziali come processuali, dalle tipologie di interessi superindividuali azionabili alla latitudine dei provvedimenti inibitori e correttivi, sino alla tutela cautelare ed ¿urgente¿. Analitica disamina è estesa altresì alla figura della class action pubblica. Approfondita analisi, accanto ai profili costituzionali ed alla comparazione con l’esperienza statunitense, ricevono le prospettive del diritto UE in tema di azioni rappresentative e collective redress.