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CESSIONE DEL CREDITO BANCARIO DETERIORATO E TUTELA DEL DEBITORE
di: MONICA MANDICO
COLLANA: SOLUZIONE DI DIRITTO
DESCRIZIONE:
Con pronunce giurisprudenziali
• Riferimenti normativi
• Classificazione dei crediti deteriorati
• Disciplina della cessione dei crediti in ambito bancario ex art. 58 T.U.B.
• Legittimazione attiva in capo al cessionario del credito
• Onere della prova
• Tecniche difensive
La pluralità di cessioni in blocco ex art. 58 T.U.B. dei crediti bancari è diventato il sistema di gestione dei crediti NPL (Non-Performing Loans) e degli UTP (Unlikely To Pay) da parte delle banche che da anni – in luogo della gestione interna – preferiscono cedere a società terze massimizzando la perdita economica, al fine di effettuare la pulizia dei propri bilanci con risparmio dei costi di gestione e con notevoli benefici fiscali.
Tali società acquistano i crediti di difficile esazione, assumendosi i rischi del recupero.
L’attuale instabilità e incertezza, economica e finanziaria, ha riportato il tema dei Non-Performing Loans al centro delle attenzioni e discussioni anche sul fronte istituzionale.
Il presente Fascicolo, passando per un inquadramento normativo complessivo della materia della gestione dei crediti bancari inesigibili, disvela le criticità e le opacità che emergono in merito alle operazioni di cessione dei crediti, alle modalità del recupero del credito, alla gestione degli stessi, per poi focalizzarsi, nell’ambito tecnico-processuale, sul profilo probatorio e sulle questioni, tanto dibattute in giurisprudenza, afferenti alle legittimazioni sulle cartolarizzazioni di chi ha ceduto e di chi ha acquistato il credito deteriorato e/o inesigibile.
Monica Mandico
Avvocato Cassazionista di Mandico & Partners, del Foro di Napoli. Ha svolto incarichi di docenza in numerosi corsi di formazione ed è legale accreditato presso Enti no profit e Onlus. È componente della Commissione per la nomina di Esperto Negoziatore presso la C.C.I.A.A. di Napoli. Autrice di libri su diritto bancario e finanziario, sovraindebitamento e GDPR.
INDICE:
Quesito 1. Cosa sono i crediti deteriorati?
1.1. Definizione degli NPL
Quesito 2. Perché vi è stato un incremento degli NPLs?
2.1. Il problema dei crediti deteriorati
2.2. Contesto normativo
2.3. L. 30 aprile 1999, n. 130 (Disposizioni sulla cartolarizzazione dei crediti)
2.4. Il principio contabile dell’IFRS 9
2.5. La disciplina della GACS (Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze)
2.6. Linee guida per le banche sui crediti deteriorati, 20 marzo 2017 e Addendum alle linee guida
2.7. Regolamento
2.8. L’approccio di “calendario”
2.9. La nuova definizione di default
Quesito 3. In Italia chi vigila sul rischio del credito?
3.1. L’attività di vigilanza della Banca d’Italia
Quesito 4. Come si distinguono e si classificano i crediti deteriorati?
4.1. La categoria delle esposizioni Non-Performing (NPEs)
4.2. I crediti deteriorati che presentano una concessione da parte dell’istituto di credito
4.3. Le modalità di gestione degli NPLs
Quesito 5. In cosa consiste un’Asset Management Company (AMC)?
Quesito 6. In cosa consiste la “cartolarizzazione” del credito?
6.1. Esistono diverse tipologie di cartolarizzazione
6.2. Il patrimonio separato delle SPV
Quesito 7. Il debitore ceduto ha qualche tutela nei confronti di una SPV?
Quesito 8. Qual è la differenza tra i due istituti di cessione del contratto e quella della cessione del credito?
Quesito 9. Cosa contiene e a chi si applica la disciplina della cessione dei crediti in ambito bancario regolata dall’art. 58 T.U.B.?
9.1. Ambito applicativo soggettivo dell’art. 58 T.U.B
9.2. Ambito applicativo oggettivo dell’art. 58 T.U.B.
9.3. Il trasferimento di “rapporti giuridici individuabili in blocco” (d.lgs. 1° settembre 1993, n. 385)
Quesito 10. Quali sono gli effetti del procedimento della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’avviso della cessione del credito?
10.1. Il procedimento di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
Quesito 11. Quali difese processuali può attivare il debitore ceduto?
11.1. L’elusione dell’onere probatorio. Il difetto di legittimazione attiva in capo al cessionario del credito
11.2. La carenza di legittimazione e la rilevabilità d’ufficio
11.3. La prova nel procedimento monitorio
11.4. La prova nel procedimento esecutivo
11.5. La prova nel procedimento ordinario di cognizione
11.6. La genericità del contenuto dell’avviso di cessione. La necessaria prova dell’inclusione del credito ceduto contestato dal debitore
11.7. La prova della registrazione dell’iscrizione del contratto nel Registro delle imprese
Quesito 12. Come si difende il cessionario senza mai depositare il contratto di cessione?
