L’OGGETTO DEL GIUDICATO TRIBUTARIO
Corraro Davide
Il delineare la corretta estensione dell’efficacia oggettiva e soggettiva del giudicato è operazione che, oltre ad avere indubbie fascinazioni teoriche, porta con sé un notevole contributo per la risoluzione di alcuni problemi centrali del diritto tributario, non da ultimo quello dell’ultrattività del giudicato a valere su altri periodi della medesima imposta. Ma, a ben vedere, esso concerne pur sempre la possibilità di fondare il ricorso avverso uno degli atti previsti dall’art. 19 del D.Lgs. n. 546/1992 facendo leva su di una precedente decisione che dovrebbe rimanere vincolante per evitare inutili dispendi di quel bene prezioso che va sotto il nome di attività giurisdizionale. E se è vero che il processo deve garantire a chi è titolare di una posizione giuridica soggettiva tutto quello e proprio quello ch’egli ha diritto di conseguire sulla base del diritto sostanziale, appare scontato intravedere una stretta correlazione tra l’esito del giudizio e il momento introduttivo dello stesso. Anzi, i limiti in cui si muove l’efficacia del giudicato non possono ritenersi isolati dal tema della situazione giuridica sottostante che chi attiva il giudizio possiede all’inizio del momento processuale. Eppure, troppo spesso, il tema dei limiti esterni del giudicato tributario – che pure continua a tenere impegnate dottrina e giurisprudenza in un poderoso sforzo ricostruttivo – lascia volontariamente da parte quello che dovrebbe costituire il fulcro principale di ogni discussione sul tema: l’oggetto del processo tributario. Per tale ragione, il presente lavoro monografico si prefigge l’obiettivo innanzitutto di connettere l’oggetto del giudicato tributario con il momento introduttivo del processo esaminando le principali scuole di pensiero che nel tempo si sono occupate di individuarne i limiti applicativi. Inoltre, se è vero che molte delle ricostruzioni che si tentano di adattare al contenzioso fiscale trovano la propria culla nelle compagini del diritto processuale civile, appare essenziale indagare anche le fondamenta dell’oggetto del processo e del giudicato proprie della processualistica civile. Tutto ciò al dichiarato fine di verificarne una possibile compatibilità con il tema dell’ultrattività del giudicato tributario specie in punto di imposte periodiche, tenendo bene a mente le peculiarità della materia tributaria che impone prudenza nel mutuare le conclusioni raggiunte da altre branche del diritto in tema di giudicato a cui pure il sistema tributario si ispira. Quel che è essenziale comprendere è come le ricostruzioni in tema di oggetto del processo rispondano (e in un certo senso si adattino) all’efficacia espansiva del giudicato (rectius: al riconoscimento di un giudicato su questioni) operata per via pretoria. Queste premesse costituiscono il filo conduttore di tutta l’indagine che il presente lavoro monografico si prefigge di indagare.